La somatoparafrenia è una condizione caratterizzata da convinzioni deliranti, che riguardano selettivamente la metà controlesionale del corpo. E’ conseguente ad un danno neurologico che coinvolge diverse aree cerebrali, incluse le aree legate all’insorgenza dell’eminegligenza spaziale unilaterale.
E’ incredibile quello che le persone possono sperimentare nel momento in cui vi sia un danno cerebrale. La condizione della somatoparafrenia è una condizione drammatica dove, la persona non è assolutamente cosciente della situazione. Perde la consapevolezza di una parte del corpo. E’ una cosa davvero incredibile e ad oggi è ancora oggetto di discussione teorica. Si propende tuttavia per una disfunzione della consapevolezza del corpo.
Questa sindrome è solitamente associata alla negligenza personale ed all’anosognosia (che possiamo definire come l’inconsapevolezza della malattia) per i deficit di forza e di senso (emiplegia ed emianestesia).
Essa tende a regredire spontaneamente nel giro di pochi giorni o di qualche settimana.
Area della lesione
Solitamente la somatoparafrenia è conseguente ad una vasta lesione dell’emisfero destro. E’ stata collegata anche a disfunzioni della corteccia fronto-parietale o dell’insula.
Prima di procedere, è bene chiarire un attimo l’anatomia del cervello. Esso può essere suddiviso in due emisferi: emisfero destro ed emisfero sinistro. Le parti della corteccia cerebrale sono state suddivise in macroaree e in aree più piccole per una migliore localizzazione delle funzioni (Area di Brodmann). Le macroaree sono l’area frontale, parietale, temporale, occipitale. Qui una rappresentazione semplificata.
Ricapitolando, le aree interessate dalla somatoparafrenia sono le aree incluse nell’emisfero destro, in particolare quelle che riguardano il lobo parietale e temporo-parietale.
Sintomi
La somatoparafrenia, come precedentemente detto, si caratterizza per l’incapacità del paziente di riconoscere la parte del corpo controlesionale. Significa dunque che il paziente riterrà il proprio braccio, la propria gamba o entrambe come appartenenti ad un’altra persona. Il tutto, senza quel nesso di logicità che spingerebbe chiunque a notare l’assurdità delle affermazioni del paziente. Infatti, si tratta di un vero e proprio delirio.
A questi si aggiungono gravi deficit sensoriali e motori. Può accadere che il paziente non si accorga degli stimoli tattili sulla mano sinistra.
Esempi in letteratura
Nella storia della letteratura ci sono casi di pazienti con somatoparafrenia che possono essere esplicativi della sindrome.
Il neurologo americano Oliver Sacks ha descritto il caso di un uomo che tentò di buttare giù dal proprio letto quella che credeva essere la gamba del paziente che precedentemente occupava quel letto, ma che in realtà era la sua. Finì per cadere anch’egli dal letto.
In un altro caso descritto dal neurologo austriaco Hermann Zingerle, il paziente era convinto che accanto a lui giacesse una donna. Questa donna, che in realtà non esisteva ma era semplicemente la sua parte del corpo sinistra, gli suscitava sensazioni erotiche.
Uno storico caso di somatoparafrenia cronica viene descritto da Patrick Vuilleumier a Londra. Un paziente affetto da somatoparafrenia e di emiplegia sinistra (paralisi della parte sinistra del corpo) in seguito ad infarto cerebrale destro, si lamentava del dolore causato dalla protesi del braccio sinistro. Voleva che la protesi fosse messa nell’armadio. La cosa strana è che lui, la protesi, non ce l’aveva! Si lamentava del suo braccio sinistro.
Ai medici aveva riferito che la protesi gli era stata messa per aiutarlo a muoversi e che gli faceva male. Riferiva anche che il suo braccio sinistro c’era, ma non riusciva ad identificarlo correttamente. Semplicemente, indicava con la mano destra la parte sinistra del corpo. A distanza di molte settimane di riabilitazione, chiese ai medici se prima di andare a casa, poteva mettere il braccio sinistro, dunque la protesi, nell’armadio per avere un po’ di tregua dal dolore.
Questo è un caso raro in cui la somatoparafrenia diventa cronica.
La spettacolarità della neuropsicologia sta proprio nello studio delle funzioni cerebrali e di cosa accade nel momento in cui queste vengono compromesse. Infatti si possono provocare disturbi che spesso possono apparire bizzarri.
Ma è a anche grazie a questi disturbi che possiamo imparare qualcosa in più del funzionamento di questa mangnifica macchina che è il nostro cervello.
Bibliografia
- Vallar, G., Papagno, C. (2018). Manuale di neuropsicologia. Il Mulino, 298-321.
- Benke, T., Luzzatti, C., & Vallar, G. (2004). Hermann Zingerle’s “Impaired perception of the own body due to organic brain disorders”: An introductory comment, and an abridged translation. Cortex: A Journal Devoted to the Study of the Nervous System and Behavior, 40(2), 265–274
- Vuillemier P (2004) Anosognosia: the neurology of beliefs and uncertainties. Cortex 40:9-17