Il COVID-19 ha cambiato tutto. Non si può negare. Lavoro, amicizie, rapporti e anche sessualità.
In questo momento di grosse restrizioni anche le relazioni cambiano. Ci sono più difficoltà nell’incontrarsi e nel condividere momenti insieme. Figli a casa e poca privacy. Fidanzati distanti che danno libero sfogo al sexting. Single frustrati che si fiondano sui siti. Coppie che esplodono.
Ed è questo il momento in cui il virtuale diventa reale. Siti quali Tinder, Badoo, Gleeden, Lovoo vengono presi d’assalto da neofiti in cerca di una qualche emozione, anche se virtuale.
E qui un mondo si apre. Per scrivere questo articolo ho dovuto immergermi in questo antro, in parte sconosciuto e conoscere un lato delle relazioni finora ignorato. Non sarà un articolo psicologico ma da semplice osservatore.
Parto col dire che, nel momento in cui siete in una relazione, e sentite l’impulso di iscrivervi su questi siti, dovreste domandarvi in primis se la vostra relazione funziona o se vi sono delle cosine da affrontare col partner.
I siti di incontro sono come un grande supermercato e funzionano come un supermercato. Scegliete qualcuno che vi piace, gli mettete un like o un superlike, gli mandate un messaggio, vedete se risponde e via. Semplice no? Beh, in realtà è ancora più semplice. Basta un tocco col pollice. A destra se ti piace, a sinistra se non ti piace. Puoi filtrare le informazioni quali la distanza, l’età, l’etnia, se è online, il genere. Insomma, scegliere la persona potenzialmente che potrebbe interessarci di più.
Possiamo già qui notare come la decisione avvenga dalla foto che la persona pubblica sul sito. La foto è molto importante, dice chi sei e che tipo di persona tu stia cercando. Io ho messo la mia foto che ho anche su whatsapp e sui vari social. Nulla di che, un primo piano. Ma vi sono foto di tutti i generi. Chi mette un disegno, chi una schermata nera, chi l’intero book fotografico da quando era in fasce. Insomma, di tutto. Qualcuno aggiunge una descrizione mentre altri si limitano solo alla foto.
Nella descrizione appare spesso la dicitura “NO ONS”. ONS equivale a One Night Stand. Insomma, una sveltina. Queste non cercano una sveltina, ma vogliono conoscere altre persone. Ci può stare.
Cominciamo il gioco. Like, Unlike, Like, Unlike.
Lo chiamo gioco, perché lo sembra davvero.
Ad un certo punto arriva la notifica che qualcuno ha messo un like. Vai a vedere e se ti piace ricambi il like, se non ti piace, Unlike!
Tuttavia, se entrambi avete messo una preferenza per l’altro, vi è compatibilità. Da quel momento in poi potete scrivere alla persona, che il più delle volte NON vi risponderà.
Comunque, alla fine della fiera forse qualche compatibilità l’avete ottenuta, qualcuno vi risponde e cominciate a scrivere. Ma cosa scrivere…e come?! Eh sì, perché non basta piacersi, bisogna anche sapersi colpire con poche parole. Che fatica eh!? Non c’è nessun problema. Vi sono siti che vi dicono anche come e cosa scrivere per fare colpo. Utili no?
Per ora nulla di che. Un sito dove puoi incontrare persone semplicemente con un click.
Mi è venuta una profonda tristezza quando ho visto donne di una certa età “mettersi in vendita” per avere qualcuno che condivida con loro il tempo, la possibilità di crearsi una famiglia, avere dei figli.
Mi ha colpito. In un certo senso, trasudava di disperazione. In effetti a pensarci, una volta che arrivi ad una certa età, è come se fossi fuori dai giochi. I tuoi coetanei sono perlopiù sposati, con figli o divorziati con o senza figli a carico…e te invece solo. Molte domande sorgono. Chissà cosa prova quella persona che vede inesorabilmente avvicinarsi o superati i famosi -anta. Solitudine e paura.Mi ha lasciato un po’ perplesso e impreparato (lo ammetto) il sexting. Cominciamo col dire cos’è.
Deriva dall’insieme delle due parole sex e testing. Sostanzialmente si tratta dello scambio di messaggi e contenuti erotici. Per comprendere che cos’è mi sono trovato nella situazione di attuarlo.
Devo dire che è stata una situazione di imbarazzo ma per poter scrivere quest’articolo e soprattutto cercare di comprendere al meglio quello che alcuni pazienti mi hanno raccontato, ho voluto (e dovuto) studiare il fenomeno. Racconto la mia esperienza da “tecnico dei lavori”; la vostra potenzialmente può essere diversa.
Donna sposata da anni “stanca” del matrimonio. Sostanzialmente si flirta in maniera soft all’inizio facendo sempre allusioni sessuali. Delle volte qualche foto e poi si comincia col dire cosa farebbe l’uno all’altra e via così. Il gioco continua per qualche tempo. Si continua con allusioni, col non detto, ma ad un certo punto si arriva come a una sorta di “relazione amicale”. Il sexting è sostituito da: “Ciao, come stai? Cosa fai oggi? Lavori?”. Sembra che tu stia scrivendo ad un amica, ma in realtà dovrebbe essere quella persona sconosciuta con cui provare quel brivido. Forse se non ci fosse una pandemia mondiale in atto sarebbe stato diverso, ma ora non puoi incontrare nessuno. Tutto sommato, questi siti in questo momento sono frustranti. Dopo poco tempo, la cosa eccitante all’inizio lascia spazio a domande routinarie. Possiamo paragonare questi siti ad una droga? Mi eccita nel momento in cui sono alla ricerca, quando all’inizio qualcuno mi nota, quando comincio a flirtare…e poi cosa mi rimane?
Chiaro è che parlo di questi siti in questo periodo di clausura forzata. Di sicuro gli incontri ci sarebbero (immagino) se la situazione fosse quella di qualche mese fa.
A “esperimento” concluso, ovvero dopo qualche settimana, mi sono cancellato e ho smesso di scrivere (ghosting!). Mi è rimasta sulle spalle, dopo questa sorta di indagine, una sensazione non ben chiara di malessere. Questo riguarda soprattutto la tristezza che ho trovato nelle persone più in la con gli anni che bramavano qualcuno. Non so, l’ho trovato molto triste. Addirittura ti pesa il loro bisogno, perché è molto forte.
Quello che ho notato, sexting e ricerca di sensazioni (parliamo dunque di craving?) a parte, è che a seconda dell’età, le richieste variano.
Più sei giovane più ricerchi avventure a differenza della -enta/-anta che invece ricerca la relazione seria e solida.
Vi è una pratica, quella del ghosting, molto in voga. Significa sparire di punto in bianco.
Facilissimo. Smetto di scriverti, ti blocco, ci sono molti modi. Tutto questo, invece, nella realtà è molto più difficile. Si tratta di responsabilità; quella da cui, sembra che tutti scappino.
Sta di fatto, che su questi siti possiamo trovare di tutto. La mia esperienza è stata tutto sommata tranquilla e leggera.
Mi ha colpito, come detto in precedenza, la paura della solitudine di alcune donne di fronte all’età inesorabile che avanza. Sono più che sicuro che questa cosa sia presente anche nell’uomo.
Tra l’altro in questo periodo, a mio avviso, questi siti sono tutt’altro che utili. Portano le persone a una frustrazione tale che forse sono più deleteri che altro. Vi do un consiglio. Se siete su questi siti domandatevi che cosa state cercando. Se la vostra vita non vi soddisfa, se la vostra relazione non vi soddisfa, metteteci mano prima di ritrovarvi col piede in più scarpe. Prendetevi le vostre responsabilità e smettete di scappare da queste.
Dottor Manuel Nicolè