Con il termine “binge watching” si intende la visione continua e compulsiva di episodi di serie tv. La modalità che si presenta è quella simile ad una vera e propria abbuffata. Il termine deriva da alcuni usi inerenti soprattutto all’alimentazione come binge eating o binge drinking.
L’utilizzo della parola binge davanti ad un’azione porta quest’ultima ad avere un accezione negativa. Infatti binge possiamo tradurlo come “abbuffata“. In questo caso si tratta di abbuffatte di visioni di serie tv o film.
Il binge watching è stato coniato negli ultimi anni, mostrando una sfacettatura della società legata alla passione per le serie tv. Infatti, anche con l’avvento di Netflix, si ha avuto un vero e proprio incremento di questa pratica. Nel 2013 l’Oxford Dictionaries della Oxford University Press ha candidato “binge watching” come parola dell’anno.
Cos’è il binge watching
Come detto, si intende una vera e propria abbuffata di serie tv. Binge watching possiamo intenderlo come il sedersi comodamente sul divano e far partire una puntata di una serie tv. E poi un’altra…e un’altra ancora. Possiamo terminare una stagione in una volta sola. Se prendessimo una stagione di 10 puntate da 40 minuti, significherebbe che per 400 minuti, ovvero per circa 7 ore guardiamo in maniera ininterrotta una serie. E’ chiaro che questo comportamento può essere visto alla stregua di una droga. Infatti, puntata dopo puntata ne siamo sempre più assuefatti facendo perdere lucidità, sonno, attenzione e rendendo l’umore apatico. Si parla addirittura di “binge racing” quando ci si riferisce ad una maratona di serie tv che possono durare una notte o un intero weekend.
Controindicazioni
Esso è una vera e propria dipendenza. Uno studio americano del 2017 apparso sul Journal of Cinical Sleep Medicine ha svelato che i binge watchers hanno un rischio di soffrire di insonnia superiore del 98% rispetto alla media. Deprivarsi del sonno, è molto pericoloso in quanto non consente al cervello di riposarsi.
Le persone che tendono a fare queste abbuffate, rischiano di trascurare gli altri ambiti della propria vita, mettendo da parte la socialità, il lavoro piuttosto che l’attività fisica. E questa è una modalità propria della dipendenza. Questo comportamento, secondo una ricerca di Marketcast, è praticato in solitudine per il 98% delle persone. Ricorda molto le altre dipendenze, quali l’alcolismo e il gioco d’azzardo.
Secondo uno studio del 2004, le persone che tendono ad abbuffarsi di serie tv sono persone che, una volta finite le puntate tendono ad avere un senso di passività e di vigilanza minore rispetto alla sensazione di rilassamento durante la visione.
Rimanere troppe ore di fronte alla televisione iper-attiva il cervello non consentendogli un giusto riposo. In aggiunta anche la vita sociale tende a risentirne. L’attesa, che aumenta il valore delle cose viene meno, data la possibilità di passare subito all’episodio successivo bramando di sapere come procede la serie. Il pensiero, tra l’altro, tende a polarizzarsi sui personaggi della serie tv, slegandosi in parte dalla realtà.
Depressione e binge watching
Queste privazioni e l’isolamento, se protratto nel tempo e reiterato può portare a disturbi d’ansia e depressivi. Gli studi sulle dipendenze hanno mostrato un’alta correlazione tra queste e la depressione. E’ stata mostrata una sorta di depressione post-serie dipendente dal fatto che la serie tv sia terminata (post-binge watching blues); questo sembra provocare un senso di vuoto nelle persone, di tristezza e smarrimento che ci lascia apatici, abulici, passivi.
Cosa fare dunque?
Se vi riconoscete in questo profilo, non tutto è perduto. Per cominciare è importante porsi domande sulla propria soddisfazione generale della vita. Sappiamo anche che nel caso in cui non siamo propriamente soddisfatti della nostra vita, tendiamo ad evadere in diversi modi. Il binge watching è uno di questi.
Possiamo condividere con un amico la visione di una serie tv, mettendo un limite di tempo scandito anche da un timer piuttosto che fissarsi diversi appuntamenti, proprio per mettersi i bastoni tra le ruote.
Vi sono diversi modi per poter rompere questo circolo vizioso, ma nel caso in cui non si riesca, è importante chiedere aiuto ad uno psicologo-psicoterapeuta che possa aiutarvi con questa dipendenza.
Bibliografia
Exelmans L, Van den Bulck J. Binge viewing, sleep, and the role of pre-sleep arousal. J Clin Sleep Med. 2017;13(8):1001–1008.
Kubey, Robert & Csikszentmihalyi, Mihaly. (2002). Television Addiction is no mere metaphor. Scientific American. 286. 74-80. 10.1038/scientificamerican0202-74.